Protesi di fissazione e protesi chirurgica
Che cosa sono le protesi di fissazione?
Le protesi di fissazioni sono degli apparecchi odontoiatrici che hanno la funzione di unire saldamente due o più parti del cavo orale diventate mobili a seguito di vari eventi. Le protesi di fissazione sono anche dette ferule, che possono essere di due tipi:
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ferule ossee: sono impiegati nei casi di frattura dei mascellari, hanno il compito di legare insieme le due arcate temporaneamente. Esse possono essere costruite in:
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resina acrilica: si utilizzano nei casi di edentulia totale di una o ambedue le arcate. Consistono in una o due placche simili a quella protesi mobile totale. La porzione precedente occupata dai denti è composta da una diga in resina che riproduce il negativo delle superfici occlusali degli antagonisti e che entra in contatto con la diga della ferula opposta.
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Metallo fuso: si impiegano nei casi di edentulia parziale e consistono in anelli metallici fusi, uniti tra loro e fissati tra i denti residui dell’arcata. Nelle zone edentule intercalate sono invece poste barre rigide, che decorrono appena sopra al margine gengivale e risultano unite ai due denti prossimi alla zona edentula. Questi tipi di ferule non provocano danno a livello parodontale.
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ferule parodontale:sono dispositivi che consentono di fissare un numero più o meno alto di elementi dentali residui, diventati mobili a causa di fenomeni parodontopatici. Le indicazioni di questo trattamento sono riconducibili a tre casi fondamentali:
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quando gli elementi dentali sono vacillanti e alterano l’equilibrio funzionale occluso-gnatologico.
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nei casi in cui lo stato di salute dei tessuti paradontali è compromesso da processi flogistici-degenerativi.
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Quando è necessario una diagnosi certa di danno parodontale.
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Il vantaggio delle ferule paradontali consiste nella conservazione per un lungo periodo di elementi dentali, che altrimenti andrebbero persi nel giro di poco tempo.
In alternativa possono essere usate delle ferule odontoiatriche, che si suddividono in:
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Ferule metalliche: presentano una struttura simile a quella dello scheletrato, il loro compito, è quello di mantenere la più assoluta immobilità nel cavo orale. Sono muniti di ganci in corrispondenza dei denti più stabili e seguono lingualmente la morfologica dei denti.
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Legature con fili d’oro o in seta: sono utilizzate per il settore frontale con estensione anche ai premolari. La durata dei fili in seta è particolarmente breve mentre quelli in oro persiste per diverse settimane.
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Splint:è una fissazione che si effettua tramite dei fili più o meno spessi e di sezione non circolare. Vengono inseriti all’interno di un apposito solco predisposto dall’odontoiatra nelle superfici linguali dei denti naturali. In seguito il tutto viene solidarizzato a mezzo di paste fotopolimerizzanti.
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Ferule adesive: sono strutture fuse che si adattano agli elementi dentali per mezzo di cementi particolari.
Che cosa si intende per protesi chirurgica?
La protesi chirurgica permette di ricostruire porzioni ossee del cavo orali in presenza di malformazioni, difetti congeniti, processi demolitivi di natura neoplastica o conseguenti a lesioni traumatiche. La terapia consiste nell’uso di otturatori che possono avere svariate forme in funzione dell’estensione e della sede dalla porzione mancante. Essi riempiono la cavità senza comprimerle e sono modellati in resina acrilica leggere e soffice; vengono uniti alla placca di supporto nel caso in cui la sede a cui sono destinati ha un bordo netto e circoscritto. Nel caso vi siano grandi perdite di sostanza anatomica è preferibile che gli otturatori siano separati dalla placca di supporto. Se nell’arcata non è presente nessun elemento dentale in grado di sostenere l’otturatore è possibile ottenere il collegamento tra otturatore e protesi tramite magneti o bottoni retentivi.