i dati di Facebook, lo sapevate che…
“Prima erano le email. Poi le chat e la messaggeria istantanea. Adesso i social network. Facebook primo fra tutti, visto che è il numero uno al mondo per contatti. Più si diffondono questi sistemi digitali che permettono di comunicare sempre, con chi si vuole e in qualsiasi momento, più aumentano i casi di persone che ne rimangono intrappolati: si passa troppo tempo a controllare se sono arrivati messaggi o a scriverne, il multi-tasking ci sfinisce e ci distrae; per non parlare della perdita della propria intimità. E se molti non riescono più a lavorare o cercano una via d’uscita per tornare alla loro vita «normale», sempre più aziende, oltre alle amministrazioni pubbliche, valutano di oscurarne l’accesso”. Questo è stato affermato sul quotidiano La Stampa. Una realtà che ci riguarda quella di Facebook e dei social network in generale. Creato nel 2004 dallo studente di Harvard, Mark Zuckerberg ha accresciuto vertiginosamente, di ano in anno, la lista degli iscritti: arrivando a toccare i 125 milioni di iscritti e un valore pari a 16 miliardi di dollari. Semplice e immediato permette di ripescare dall’oblio vecchi compagni di scuola e di giochi, conoscere gente con i nostri stessi interessi e condividere idee. Alcuni pensano che sia inutile, ma alle volte serve per trovare lavoro e farsi conoscere. La Politica e la Chiesa lo usano come strumento per diffondere le proprie idee ( per fare un solo esempio: Maria Stella Gelmini conta oltre 8 mila sostenitori). Attenzione però a non abusare perché si rischia di diventare prigionieri di Facebook, perché se da un lato ha grande impatto collettivo (l’elezione di Obama ne è solo un esempio), dall’altro rischiano di isolare…