Dente devitalizzato rotto
Dente devitalizzato rotto
In questo post descriveremo le cause che portano alla rottura di un dente. Un dente rotto richiede attenzione da parte nostra, per evitare complicanze maggiori. Stesso discorso se abbiamo un dente devitalizzato rotto.
I traumatismi esercitati sui denti possono avere effetti diversi, come dente spezzato, perdita di corone o deterioramento dello smalto, a seconda che la forza agisca direttamente o indirettamente su di essi.
Il trauma diretto solitamente viene dell’esterno può realizzarsi ad esempio per una caduta accidentale o durante la masticazione, per l’interposizione accidentale di un corpo molto duro.
Nel primo casi i denti che il più delle volte sono interessati sono i frontali superiori e inferiori dove può verificarsi un dente spezzato o più denti colpiti a seconda della situazione, nel secondo, sono i premolari e i molari.
Il trauma indiretto può ripercuotersi sui frontali dell’arcata superiore, fratturandoli, con risultati differenti a seconda del tipo di occlusione che il traumatizzato presenta.
In relazione al diverso effetto che il trauma determina, lo stato patologico può essere distinto in 5 classi:
1ᵃ classe: il dente viene spinto nell’alveolo in cui si infossa col suo asse maggiore e vi resta fisso. In alternativa può verificarsi che il dente vacilla, perché lussato dal trauma, pur restando nell’alveolo.
2ᵃ classe: la frattura interessa solo lo smalto o in altri casi anche la dentina senza, però, ledere la polpa.
3ᵃ classe: si ha la frattura della corona, con esposizione della polpa.
4ᵃ classe: con o senza la frattura della corona si verifica una frattura unica o multipla della radice.
5ᵃ classe: asportazione del dente in toto.
Dente devitalizzato rotto
Si manifestano effetti diversi quando il trauma, invece di essere rapido e violento, è debole ma ripetuto nel tempo. Questi traumi determinano un’usura circoscritta, con perdita di sostanza e di un numero limitato di corone.
Inoltre, possono verificarsi i microtraumi, che si ripercuotono sui denti, in vario modo e in varia misura, durante i movimenti funzionali della mandibola, in soggetti portatori di un’alterata occlusione.
La terapia per questi traumi varia. Se il dente traumatizzato è rimasto infisso nell’alveolo, risulta importante controllare che sia rimasto vitale malgrado la compressione ed intervenire con la cura canalare.
Se il dente, invece, è lussato e vacilla bisogna immobilizzarlo con una doccia acrilica o metallica.
Se il dente risulta morto, è bene praticare la cura canalare non oltre la 3ᵃ settimana del trauma.
Se la frattura del dente interessa solo lo smalto , è sufficiente smussare eventuali punte che traumatizzano le parti molli.
Quando la polpa è scoperta, bisogna effettuare una cura canalare e costruire una corona di protezione.