Articolazioni temporo-mandibolari(A.T.M.)
Le articolazioni temporo-mandibolari sono considerate i sistemi articolari più complessi del corpo umano.
Cosa comprendono in particolare queste articolazioni?
Da un punto di vista classificativo sono dette diartrosi, ovvero delle articolazioni dotate di una ampia mobilità. Le due articolazioni, quella destra e sinistra, durante qualsiasi spostamento mandibolare lavorano sempre insieme. Ciascuna articolazione è è composta da due individualità anatomo-funzionali:
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una superiore o temporo meniscale
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una inferiore o condilo meniscale
tra le sudette superfici è interposto il disco articolare.
La cavità glenoidea, detta anche fossetta mandibolare, è una superficie concava dal contorno ovale, con asse principale orizzontale rispetto al temporale.
Il condilo mandibolare proviene dalla branca montante della mandibola e diretta posteriormente e in alto. Il condilo è costituito da due porzioni, dette rispettivamente collo e testa.
Le superfici articolari sono le parti antero- superiore della testa del condilo e la porzione posteriore dell’eminenza articolare. La superficie articolare del condilo è di forma ovoidale mentre la superficie articolare dell’osso temporale è a forma di sella. Tali superfici articolari, sono ovviamente incongrue, ovvero non sono armoniche, e quando entrano in rapporto non si adattano in modo preciso l’una con le altra. Per tale ragione assume una particolare importanza un disco fibro cartilagineo, detto menisco articolare che assume una forma di lente biconcava. Il menisco si adatta facilmente a queste superfici riuscendo anche a modificare la propria forma durante le escursioni mandibolari.
Le due superfici ossee articolari, ovvero quella mandibolare e temporale, e il menisco sono mantenute in contatto tra loro per mezzo della capsula articolare. Tale capsula si inserisce superiormente sul contorno della cavità glenoidea e del tubercolo articolare, mentre inferiormente trova inserzione sul collo del condilo mandibolare. Internamente aderisce alla parete esterna del disco articolare. La capsula presenta anche dei rinforzi legamentosi.
Ad ogni posizione della mandibola corrisponde una precisa situazione spaziale del condilo nella cavità glenoidea. Le posizioni che interessano il protesista, per eseguire una riabilitazione, sono:
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posizione di riposo:è. la posizione assunta in seguito al rilasciamento della muscolatura
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relazione centrica: indica la posizione più mediale, più alta, più anteriore dei condili in rapporto alla cavità glenoidea, indipendentemente dal contatto occlusale.
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posizione di massima intercuspidazione: è la posizione assunta dalla mandibola quando i denti contraggono tra loro il maggior numero di contatti intercuspidali, indipendentemente dalla posizione dei condili. Questa posizione è utilizzata dall’odontoiatra quando si devono realizzare piccoli ponti, singole corone o riabilitazioni occlusali poco estese.
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posizione di massima intercuspidazione in relazione centrica: si instaura quando esiste simultaneità tra relazione centrica e massima intercuspidazione.
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