Archi facciali e trasferimento dei modelli sull’articolatore
Le registrazioni statiche hanno lo scopo di trasferire sull’articolatore determinati rapporti statici e spaziali rilevati sul paziente.
Quali sono gli strumenti che in odontoiatria permettono di individuare questi rapporti statici?
Gli strumenti utilizzati a tale scopo sono detti archi facciali e possono essere:
-
archi facciali individuali: utilizzano come punti di riferimento posteriori i centri di rotazione dei condili, attraverso i quali passa l’asse cerniera terminale. Lo strumento conta due porta impronte che vengono vincolate ai rispettivi mascellari tramite uno strato di resina autopolimerizzante. Alla parte anteriore ogni porta impronta è collegato in maniera rigida da un apparato di registrazione. I tubi sagittali superiori sono fissi mentre quelli inferiori sono regolabili mediante apposite viti. Per localizzare tale posizione l’odontoiatra applica il pollice sul mento del paziente e sollecita con la propria mano escursioni di apertura e chiusura. Con una leggera pressione porta la mandibola in relazione centrica. Da questa posizione fa compiere al paziente piccoli movimenti di apertura e chiusura. Sull’asse cerniera terminale il localizzatore si deve basare sul seguente principio: se lo stile non è puntato in modo da coincidere con il prolungamento dell’asse cerniera terminale verrà tracciata una circonferenza, in caso contrario verrà tracciato sul piano di registrazione un semplice puntino.
-
archi facciali arbitrari: sono definiti arbitrali perchè utilizzano come punto di riferimento posteriori dei centri di rotazione dei condili attraverso i quali passa un asse cerniera determinato con metodi arbitrari. I metodi arbitrari non forniscono la precisione dei metodi individuali ma presentano una praticità di impiego maggiore, e sono da preferire quando l’errore registrato è del tutto trascurabile. Uno strumento del genere è riportato in figura ed in particolare questo prende il nome di arco facciale Whip Mix.
Le registrazioni devono poi essere trasferite sull’articolatore. Pertanto con l’arco facciale individuale si fanno corrispondere gli stili condilari all’asse cerniera dell’articolatore e la punta dell’indice infraordinario al piano di riferimento dell’articolatore stesso. Invece, con l’arco facciale arbitrario di tipo Whip Mix il collegamento dell’articolare viene eseguito posteriormente mediante i fori di centraggio presenti negli auricolari dell’arco facciale, mentre anteriorimente è sufficente appoggiare la branca superiore dell’articolatore sull’arco facciale.
Il modello inferiore può essere posizionato in relazione centrica, oppure in occlusione abituale, nel primo caso si usano cere di registrazione che escludono il contatto tra le due arcate e quindi bisogna distanziare l’asta incisiva dal piattello prima di ingessare il modello inferiore; nel secondo caso tale accorgimento non è necessario perchè la dimensione verticale è rispettata dalla cera di registrazione.