Anomalie dentarie
Cosa si intende con il termine anomalie dentarie?
Le anomalie dentarie sono delle malformazioni del cavo orale. Esso sono distinte in:
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Anomalie di numero che si distinguono in:
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Anomalie di numero in difetto; Schulz ha classificato la riduzione numerica dentale in:
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Ipodontia: i denti di cui si riscontra più spesso l’assenza sono i terzi molari, inferiori e superiori, il secondo premolare inferiore e superiore, l’incisivo laterale inferiore e superiore e l’incisivo centrale inferiore e superiore. Se l’assenza dei denti non è simmetrica prevalentemente si riscontra l’assenza dei denti verso il lato destro.
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Oligodontia: è rappresentato dall’agenesia dei terzi molari, dei premolari e dagli incisivi laterali superiori.
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Anodontia: è una manifestazione rarissima accompagnata a una più o meno diffusa agenesia dei peli, delle ghiandole sudoripare e da alterazioni delle unghie.
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Anomalie di numero in eccesso; i denti in soprannumero sono:
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denti soprannumerari: compaiono generalmente nella regione degli incisivi laterali superiori, degli incisivi inferiori e dei molari inferiori.
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denti supplementari: presentano forme conoidi, a fittone, gibbose, bernoccolute e possono essere nani o giganti.
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Anomalie di volume: si presentano in seguito ad un aumento(gigantismo dentale) o riduzione (nanismo dentale) delle dimensioni dentali. Essi interessano uno o più denti anteriori. Fanno parte di queste anomalie anche denti di grandezza normale impiantati in mascellari a piccolo sviluppo.
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Anomalie di forma: sono quasi sempre associate a quelle di volume. Di particolare interesse sono le anomalie legate agli incisivi, caratterizzate dal fatto che la corona e la radice non si trovano sullo stesso asse, ma formano tra loro un angolo.
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Anomalie di struttura sono delle anomali che si distinguono in:
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Fusione: unione di due o o più denti normali o dalla divisione di un solo germe dentale verificatasi nel periodo dell’odontogenesi.
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Concrescenza: unione di due denti normali per mezzo di cemento secondario.
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Geminazione: è prodotta dall’unione di due denti soprannumerari.
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Anomalie di posizione: sono definite da un termine che serve definire lo spostamento, preceduto da un prefisso che ne indica la direzione. I prefissi sono:
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“mesio” per direzione antero-posteriore,
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“supra” per direzione verticale
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“intrusione” per posizione eccedente rispetto al piano occlusale
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“estrusione” per indicare una posizione deficitaria rispetto al piano stesso
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“vestibolo” o “eso” se il dente è spostato vestibolarmente
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“linguo” o “endo” se il dente è spostato lingualmente.
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Mentre i termini qualificativi dello spostamento sono:
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inclinazione o versione: anormale direzione dell’asse longitudinale del dente.
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rotazione assiale o torsione: dovuta al movimento del dente attorno a un asse longitudinale coincidente con il suo asse maggiore anatomico.
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Dislocazione: malposizione derivante da uno spostamento in toto del dente rispetto alla posizione normalmente occupata dall’arcata.
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posposizione o trasposizione: si ha quando un dente inverte la propria posizione rispetto a un altro dente della stessa arcata.
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Traslocazione:si ha quando la dislocazione di un dente è accompagnata a un’inversione dei rapporti vestibolo-linguali con il proprio antagonista.
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Ectopia: si ha quando il dente ha perduto ogni rapporto con l’arcata essendo erotto in zone lontane, come il palato o le fosse nasali.
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Inclusione: si ha quando per mancanza di spazio un dente non riesce a erompere.