Anchilosi
L’anchilosi è uno stato di limitazione dei mascellari; un serramento irreversibile e permanente dovuto ad alterazioni anatomiche dei componenti articolari.
Talvolta è possibile distinguere, rispetto alla limitazione o alla abolizione funzionale, anchilosi parziali e totali.
L’anchilosi colpisce prevalentemente i soggetti in età infantile e il sesso femminile.
I fattori responsabili dell’anchilosi sono riconducibili a cause congenite, infettive e traumatiche.
Il quadro anatomo-patologico vede solitamente l’anchilosi stabilirsi tra la parte esterna della cavità glenoide e la testa del condilo. In presenza di casi gravi invece si riscontra un blocco unico che coinvolge processo condiloideo e processo coronoideo, con scomparsa dell’incisura sigmoidea e dell’arcata zigomatica.
Per quanto riguarda i sintomi dell’anchilosi si rileva un’atrofia mandibolare che è direttamente proporzionale all’età in cui l’anchilosi è instaurata.
La diagnosi di anchilosi si determina con l’esame radiografico semplice.
La terapia per la risoluzione della patologia è solo chirurgica.
Sindrome algico-disfunzionale dell’ATM
Tale sindrome comprende tutte le turbe che si manifestano con l’insorgenza di dolore, in rapporto a un fenomeno di incoordinazione dei muscoli masticatori. Si manifesta maggiormente nelle donne.
La sintomatologia è caratterizzata da:
– dolore profondo, localizzato nella regione dell’articolazione auricolare;
– scrocchio articolare;
– serramenti mandibolari e irregolarità della postura statica e dinamica della bocca;
– cefalea costante e intensa.
La causa della sindrome viene imputata sia a microtraumi, sia a turbe di natura neuro-psichica.
La terapia per quanto il blocco articolare consiste in fasciature craniomandibolari e iniezioni anestetiche intrarticolari. Questi provvedimenti però non eliminano la causa. Nello stesso tempo viene attuata una terapia mio-funzionale con l’intenzione di sbloccare lo spasmo muscolare utilizzando dispositivi e apparecchi ortopedici volti a eliminare il digrignamento dei denti e le irregolarità di combaciamento.
Qualora tutti i trattamenti medici si dimostrassero insufficienti, si può ricorrere a intervento chirurgico, consistente nell’asportazione del disco articolare.