Classificazione delle cere
In campo dentale come vengono impiegate le cere?
A seconda del loro impiego si possono distinguere i seguenti tipi di cere.
Cere per modellati: sono impiegati per realizzare modelli di protesi che dovranno essere trasformati in metallo o resina.
Esse si suddividono in:
Cere per fusione: sono miscele formate da paraffina, cera d’api carnauba, resina dammar cere sintetiche e coloranti. Sono impiegate per modellare le protesi e dovranno essere trasformate in metallo con il metodo della fusione a cera persa.
Queste cere per non creare problemi devono essere facilmente modellabili, non squamarsi e non devono presentare ruvidità superficiali. Inoltre devono riprodurre fedelmente le strutture sulle quali vengono colate.
Esse sono suddivise in:
Cere per intarsi: classificate in tipo A, B e C oppure tipo I. Queste cere sono particolarmente modellabili a una temperatura superiore a quella della bocca. Le cere di tipo I per esempio sono utilizzate per modellare il dente direttamente sulla bocca del paziente.
Cere per ponti e corone: sono le cere di tipo II.
Quali sono i tipi II di cere? A cosa servono?
Per facilitare la modellazione e ottenere un modello in cera perfetto per le protesi sono utilizzate delle cere da immersione, con una bassa concentrazione di solidificazione.
Alcune cere da immersione sono plastiche e elastiche quindi capaci di riprendere la forma del moncone su cui sono state applicate anche dopo un eccessiva deformazione.
Le cere neutre sono poco elastiche e sono utilizzate per eseguire eventuali correzioni sei modelli in cera.
Le cere cervicali hanno un lieve ritorno elastico e sono utilizzate per la chiusura dei margini cervicali dei modellanti.
Infine le cere per fresaggio sono molto tenaci e omogenee ed utilizzate per alcune parti relative agli attacchi nelle protesi combinate.
Cere preformate per fusione: sono utilizzate per modellare le protesi scheletrate parziali rimovibili. Sono composte prevalentemente cere sintetiche e sostanzialmente plastiche.
Cere per placche base: sono formate da miscele di cere naturali o artificiali. In commercio si trovano di colore rosa o rosso.
Che caratteristiche devono avere delle cere per le placche base?
Sicuramente devono essere inodore e insapore, non devono irritare i tessuti orali e non deve contenere sostanze tossiche.
Cere per lavorazioni intermedie o di utilità: vengono impiegati per facilitare diversi procedimenti di lavorazione, sia clinici che di laboratorio. La loro composizione varia in base al loro utilizzo. Ne sono alcuni esempi le cere collanti, da inscatolamento, indicatrici, in polvere ecc.
Cere da impronta, si suddividono in:
Cere da correttive: sono dotate di un elevato scorrimento viscoso e sono utilizzate per rilevare impronte funzionali sulle quali verrà costruito il modello delle protesi.
Cere da registrazione: hanno diversa durezza, sono messe in commercio sotto forma di lastre. Vengono utilizzate per rilevare l’occlusione da utilizzare per collocare i modelli negli articolatori in modo corretto.