Le fonti di calore in un laboratorio dentale
Abbia detto in precedenza che in un laboratorio dentale i principali combustibili usati sono quelli gassosi ma quali sono i sistemi utilizzati per la produzione di calore?
Di seguito si analizzano le principali fonti di calore in un laboratorio odontotecnico:
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Bunsen: la fiamma che si ottiene con una lampada di Bunsen, mostrata in figura, ha una luminosità che dipende dagli idrocarburi non saturi che si decompongono liberando carbonio incandescente. È possibile fare scomparire sia la luminosità della fiamma che i depositi nero-fumo iniettando una quantità di aria tale da permettere a tutto il carbonio di bruciare e trasformarsi completamente in anidride carbonica. Bilanciando opportunamente la miscela gas- aria, tramite delle finestre, è possibile distinguere nella fiamma quattro zone diverse:
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Zona 1: è la parte più fredda della fiamma. È situata alla sua base.
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Zona 2: avvolge la prima zona. In questa zona viene avviata la combustione ma non completata.
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Zona 3: questa è l’area di combustione completa, pertanto è la parte più calda della fiamma e non vi è presenza di ossigeno.
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Zona 4: in questa zone la parte di gas non completamente bruciato nella zona sottostante completa la combustione grazie all’ossigeno presente nell’aria.
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Cannello: è un apparecchio che si basa sullo stesso principio del Bunsen ma produce una fiamma con un potere calorifero più elevato. In base al sistema di accensione i cannelli possono essere:
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cannelli a fusione in cui l’accensione è ottenuta mediante lo sfregamento di una sferetta metallica sulla miscela del materiale combustibile.
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cannelli a percussione l’urto di un percussore fa esplodere una piccola carica positiva che innesca la combustione
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cannelli elettrici l’accensione del combustibile si attua attraverso il passaggio di corrente elettrica in una resistenza.
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cannelli ad accensione normale l’accensione del combustibile si attua tramite i metodi tradizionali come la fiamma provocata da un accendino o un fiammifero.
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Forni: sfruttano energia elettrica e la convertono in calore mediante effetto Joule.
Quando è necessario l’uso di gas per la produzione del calore bisogna sempre utilizzare i combustibili in modo tale da poter evitare sgradevoli inconvenienti.
Quale sono le precauzioni che possiamo adottare?
Assicurarsi di aver un buon ricambio d’aria nell’ambiente ove si brucia il gas, controllare sempre i contenitori posti sui fornelli, ricordarsi di chiudere sempre il rubinetto generale del gas a fine giornata e assicurarsi che le apparecchiature utilizzate portino il marchio IMQ-UNICIG (che ne indica la conformità alle norme stabilite dagli enti).
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