Movimenti e progettazione di una protesi parziale rimovibile
Che tipo di movimenti è possibile riscontrare in una protesi parziale mobile?
I movimenti che si possono presentare sono di seguito elencati:
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Movimento di rotazione verticale: avviene intorno all’asse trasversale che congiunge gli appoggi occlusali principali delle due arcate. Esso può essere sia di affondamento che di allontanamento. Si manifesta quando cessa la forza masticatoria e l’asse di rotazione subisce uno spostamento verso gli appoggi più mesiali. Esso è contenuto tramite l’impiego di ritenzioni indirette o l’utilizzo di ancoraggi diretti.
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Movimento di rotazione intorno all’asse longitudinale antero-posteriore della cresta: avviene lungo la cresta edentula, in direzione vestibolare- linguale. Si manifesta tramite sollecitazioni vestibolari o linguali. Per essere contenuto è necessario l’utilizzo di congiuntori principali.
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Movimento di rotazione orizzontale: avviene attorno all’asse verticale che attraversa l’arcata dentale in esame. Si manifesta quando forze pressorie sollecitano la protesi. Per contenere talie movimento è necessario effettuare una valida occlusione.
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Movimento di traslazione: è uno spostamento che la protesi subisce lungo il proprio asse di inserzione. Si manifesta quando il paziente effettua operazioni di inserzione o disinserzione della protesi. Per evitare questo movimento la protesi deve presentare dei validi appoggi occlusali.
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Movimento di traslazione trasversale: può avvenire sia in direzione linguo vestibolare sia vestibolo linguale. Si manifesta in seguito a sollecitazioni oblique e orizzontali che agiscono sulle selle libere distali. L’adeguata estensione delle selle è un ottimo rimedio per limitare tale movimento.
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Movimento di traslazione antero-posteriore: può avvenire sia in direzione mesio-distale che disto-mesiale. È provocato da forze masticatorie dirette anteriormente e posteriormente. Può essere contenuto tramite l’impiego di piani guida, congiuntori o ganci a braccio esteso.
La progettazione della protesi è quasi sempre affidata ad un tecnico che utilizza un modello ricavato da un’impronta. Dopo la progettazione per mezzo del paralellometro, è possibile determinare l’entità dei sottosquadri da utilizzare. Quindi vengono disegnati le basi metalliche in corrispondenza delle selle edentule o degli appoggi. A questo punto si passa all’approvazione del medico e all’eventuale duplicazione del modello.